Campagna etolica

Campagna etolica
parte della Guerra del Peloponneso
Data426 a.C.
LuogoEtolia
EsitoVittoria degli Etoli
Schieramenti
Atene
Lepanto
Cefalonia
Zante
Forze tribali etoliane
Comandanti
Demostene
Proclo †
Sconosciuto
Effettivi
2.5003.000
Perdite
Atene:
120 morti (su 300)
Alleati:
Sconosciute, ma pesanti
Relativamente basse
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La campagna etolica, spesso definita come "la campagna etolica di Demostene", è stata un'offensiva ateniese fallita nella Grecia nord-occidentale durante la Guerra Archidamica.

Nel 426 a.C. Demostene fu spedito da Atene al golfo di Corinto, al comando di una flotta di 30 navi. Arrivando nel nord-ovest, assemblò rapidamente una forza di coalizione da parte degli alleati di Atene nella regione e assediato la città di Leucade. Prima che l'assedio raggiungesse una conclusione, però, fu convinto ad abbandonarlo in favore di un attacco alla regione tribale di Etolia. Lasciando Leucas, partì verso l'Etolia, perdendo lungo il percorso diversi grandi contingenti di suo esercito, i cui comandanti erano apparentemente infelici del suo cambio di strategia.

In un primo momento l'invasione incontrò poca resistenza e diverse città caddero facilmente, ma successivamente una forza efficace fu raccolta convocando tribù da tutta la regione. Nel frattempo Demostene, dopo aver alienato i suoi alleati Acarnaniani e non essere riuscito a incontrarsi come da programma con rinforzi da Locri, venne criticamente colpito dei peltasti ("tiratori di lancia"), la cui portata e la mobilità potrebbero risultare determinanti per il terreno scosceso di Etolia.

Dopo aver preso la città di Aegitium, l'esercito di Demostene fu attaccato pesantemente da un'altura ed fu indotto alla ritirata, che divenne ben presto una disfatta: un gran numero dei suoi uomini morirono, e ogni idea di prendere l'Etolia dovette essere abbandonata. Inoltre l'esito della battaglia incoraggiò gli alleati di Sparta nella regione e danni permanenti agli interessi ateniesi furono evitati solo attraverso una tattica brillante difesa di Naupactus e Acarnania (che risollevarono completamente la reputazione militare di Demostene).


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